Da oggi 6 settembre, la nostra scuola è stata di nuovo riempita da voci, canzoni e colori dei bambini! Una “confusione” che riempie le classi ma anche i nostri cuori.
Dopo mesi vissuti a singhiozzo tra presenza e distanza, tra paure di un’imminente chiusura e il sollievo per averla scampata, oggi l’apertura di questo nuovo anno assume un significato davvero importante: siamo pronti per iniziare e vogliamo arrivare in fondo!
Per questo, sempre nel rispetto delle regole anti-Covid, l’equipe educativa, ha scelto di far festa per iniziare! E allora tutti sui prati della scuola, suddivisi per classi, a cantare, giocare, saltare sui gonfiabili, a conoscerci: bambini, insegnanti e genitori timorosi.
Non poteva mancare un momento di preghiera in cui affidare il nostro anno scolastico alla Madre Celeste che è nei Cieli. Il parroco della nostra Chiesa, don Gianluca, ci accompagna sempre in questi momenti tanto importanti per la scuola, e gliene siamo davvero grati tutti.
Ogni inaugurazione di un nuovo anno scolastico è occasione significativa per rinnovare l’attenzione ai bambini e ai loro bisogni educativi, ma anche l’attenzione alle famiglie.
Per questo l’equipe educativa, era già a lavoro da giorni per organizzare al meglio l’apertura dei servizi, cercando di non trascurare nulla: necessità dei bambini ed esigenze dei genitori.
Si sono concordate le modalità di inserimento sia dei nuovi arrivati, sia dei bambini già presenti negli anni passati. L’accoglienza rispetterà i tempi di ogni bambino e si cercherà di andare incontro alle esigenze delle famiglie, nel rispetto di tutti e delle indicazione date dalle istituzioni in termini anche di anti-Covid.
Papa Francesco citando un proverbio africano “Per educare un bambino serve un intero villaggio”, aggiunge che questo villaggio dobbiamo costruirlo insieme, come condizione per educare”.
Per questo, la nostra scuola pone l’attenzione sulla formazione delle insegnanti, ma anche dei genitori, programmando già da ora incontri diretti alle une e agli altri.
Il “villaggio” non è più quindi solo una metafora: grazie al lavoro che si cerca di fare durante l’anno, il Villaggio è una rete di buone pratiche, di persone e di occasioni per promuovere lo sviluppo delle bambine e dei bambini e il sostegno, anche spirituale, ai genitori.
Le Insegnanti